Perché t’amo Maria
Vorrei cantare, madre, perché t’amo; e perché il dolce tuo nome mi fa trasalire il cuore. E perché il pensiero della tua suprema grandezza non saprebbe ispirarmi spavento nell’anima. Se ti contemplassi nella sublime gloria che di tanto sorpassa la luce degli eletti, ah, non potrei credere che sono la tua bambina, Maria, e davanti a te abbasserei gli occhi.
Perché una creatura possa darsi tutta alla mamma bisogna che questa pianga con lei, divida i suoi dolori. regina del mio cuore, quando piangesti quaggiù per attirarmi a te ! ben meditando la tua vita sul Vangelo, io oso guardarti e avvicinarmi a te: non m’è difficile credermi tua creatura, perché ti vedo mortale e sofferente come me.
Il Vangelo m’insegna che crescendo in saggezza, Gesù resto sotto messo a Maria, a Giuseppe. ed il cuore mi dice con che tenerezza egli sempre obbedì ai genitori amatissimi. ma ora capisco il mister del tempio, la risposta del dolce mio Re, ed il suo tono. Maria, questo caro Fanciullo vuole che tu sia l’esempio dell’anima che lo cerca nella notte della fede….
Un dì che i peccatori ascoltano la dottrina di colui che é venuto per condurli al cielo, io ti trovo con loro, Madre, in attesa. C’è chi avverte Gesù che tu vorresti vederlo ed allora, davanti alla gran folla, ecco che il tuo divin Figliolo esprime l’immensità del suo amore per noi dicendo:” Chi mi é fratello, e sorella, e madre, se non colui che fa la mia volontà?”
Teresa di Gesù Bambino