Il Volto Santo di Tours”


La devozione al Volto Santo della Santa lexoviense, ha le sue radici nella figura di Sr. Maria di S. Pietro, carmelitana, rennese d’origine, di famiglia di artigiani, di cultura modesta che visse dal 1816 al 1848, morendo dopo nove anni di professione religiosa. La vita spirituale di questa donna ad un certo momento, si orienta verso la contemplazione di Gesù Bambino, devozione trasmessale dal convento di Beaune.

suor Maria di san Pietro

Suor Maria di san Pietro

Desidera praticare la via dell’infanzia attraverso le virtù della semplicità, dell’amore gratuito, dell’innocenza. Dopo qualche anno riceve comunicazioni divine con messaggi. Da allora Sr. Maria di S. Pietro lavorerà per la riparazione degli oltraggi al Sacro Volto del Signore Gesù. “Quest’opera sarà come un arcobaleno della Misericordia divina e salverà la Francia”, “Cercami delle Veroniche”, sente dire, “che mi asciughino e onorino il mio divino Volto che ha pochi adoratori”.

Il movimento trova poi, soprattutto in Monsieur Léon Dupont, il sant’uomo di Tours, un apostolo totalmente consacrato alla propagazione della devozione del Volto Santo come asse portante della pietà riparatrice verso Gesù. Il Mercoledì Santo 1851 egli appende nel suo salone una riproduzione del Volto della Veronica, copia di quello venerato in S. Pietro a Roma e vi accende davanti una lampada a olio. Il sabato seguente, una donna alla quale consiglia di andare a pregare dinanzi all’icona e di ungersi gli occhi ammalati con l’olio della lampada, guarisce.

Monsieur Léon Dupont

E’ l’inizio di un grande movimento spirituale che culminerà nel 1876 con l’erezione della Confraternita del Volto Santo. Oltre cinquecentomila pellegrini verranno a pregare nel salone del sant’uomo di Tours. Anche la famiglia di Thérèse Martin parteciperà a questo ampio slancio devozionale.
Il 26 aprile 1885, L. Martin s’iscriverà assieme alle sue quattro figlie nel registro della Confraternita del Volto Santo di Tours.

Da giovane, Louis Martin andò come pellegrino a pregare davanti al Volto Santo e non poteva certo immaginare che la sua figlia più giovane, un giorno sarebbe stata venerata in tutto il mondo proprio con il nome di S.Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo.
Per comprendere maggiormente la devozione al Volto Santo, registriamo un evento di poco precedente a Tours, che è di fondamentale importanza.
L’immagine che il Dupont esporrà nel suo oratorio, è una riproduzione che ottiene dal Vaticano dopo un prodigio avvenuto proprio a Roma, in S.Pietro. Il 28 gennaio del 1849 un dipinto del Volto di Gesù darà segni straordinari. Il terzo giorno dell’esposizione del Volto Santo, il giorno dell’Epifania, il velo si colora improvvisamente e fa apparire in piena luce il Volto del Salvatore. I canonici fanno suonare tutte le campane e il popolo numeroso accorre meravigliato. Il prodigio dura tre ore, viene avvertito anche il Papa che era in esilio a Gaeta.

Dopo questo fatto straordinario vengono richieste delle copie dell’immagine miracolosa e una di queste copie finisce proprio nelle mani di L. Dupont.

Santo Volto di Tours

L’Effige del Volto Santo venerata in S. Pietro - Roma. Fac-simile anche di Tours.

Anche il Carmelo di Lisieux accoglie con grande fervore il Volto Santo. Madre Genoveffa verrà a conoscenza della devozione di Sr. Maria di S. Pietro e otterrà anche un’icona del Velo della Veronica che porrà nel Carmelo; diverrà così una devozione di tutto il Carmelo. Madre Agnese sarà poi una delle sue ferventi discepole e trasmetterà anche a Teresa l’ardore della devozione.

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